Lyra e il suo daimon si mossero nella crescente penombra del salone, bene attenti a restare da un lato, dove non potevano esser visti dalla cucina.
[incipit]
La bussola d’oro è il primo libro della trilogia dal titolo “Queste oscure materie”. E’ ambientato in un universo parallelo in cui ogni essere umano ha un daimon, una personificazione in forma di animale della propria anima.
Sapevo che mi sarebbe piaciuto, sì, e avevo ragione! Un libro stupendo! Personaggi estremamente affascinanti, ambientazioni tra le mie preferite, misteri e colpi di scena ben dosati, avventura, sentimento, c’è tutto! Già dall’inizio ha catturato fortemente il mio interesse perché per un bel po’ ho faticato a capire quali fossero i “buoni” e i “cattivi”, o, più precisamente, di chi potersi fidare.
Molto bella tutta la faccenda del daimon, e anche della bussola d’oro (di cui non svelo la vera natura perché è stato entusiasmante scoprirla poco a poco con Lyra, la protagonista).
Copertina e Titolo
Disapprovo la scelta del titolo italiano come traduzione del titolo in inglese del film (The Golden Compass), mentre la traduzione del titolo originale del libro era “Aurora Boreale”.
Scheda del libro
Titolo: La bussola d’oro Saga/Serie: Queste oscure materie (1) Titolo originale: His Dark Materials 1: Northern Lights Autore: Philip Pullman (sito ufficiale – biografia) Nazionalità: britannica Anno prima pubblicazione: 1995 Ambientazione: un mondo parallelo in cui esistono i daimon Personaggi: Lyra Belacqua, Pantalaimon, Roger Parslow, Lord Asriel, Marisa Coulter, Iorek Byrnison, Serafina Pekkala, Lee Scoresby Casa Editrice: Salani Traduzione: Marina Astrologo e Alfredo Tutino Link al libro: GOODREADS – ANOBII
«Questo è il compito dei vecchi» disse il Bibliotecario, «essere preoccupati per i giovani. E il compito dei giovani è di schernire le preoccupazioni dei vecchi».
Rimasero seduti ancora un poco, e poi si separarono, perché era tardi, e loro erano vecchi, e preoccupati.
Lyra: Ma perché i daimon si devono stabilizzare? Io voglio che Pantalaimon continui a poter mutare forma per sempre. E anche lui desidera la stessa cosa.
Jerry: Ah, ma sempre si sono stabilizzati e sempre lo faranno. Fa parte del fatto di crescere. Verrà un momento in cui tu comincerai a stancarti di tutti quei suoi cambiamenti, e desidererai per lui una forma stabile.
Lyra: Io? Mai e poi mai!
Jerry: E invece sì. Desidererai crescere, come le altre ragazze. E comunque, c’è qualche compenso, per questa stabilità.
Lyra: E quale sarebbe?
Jerry: Sapere che tipo di persona sei. Prendi la mia vecchia Belisaria. Lei è un gabbiano, e questo vuol dire che sono una specie di gabbiano anch’io. Non sono grandioso e splendido, e neppure particolarmente bello, ma sono un vecchio tipo coriaceo, e posso sopravvivere dovunque, e riesco sempre a procurarmi qualcosa da mangiare e un po’ di compagnia. E questa è una cosa che vale la pena di sapere, altroché. Così, quando il tuo daimon si stabilizzerà, tu saprai che tipo di persona sei.
Lyra: Ma, e se il tuo daimon si stabilizza in una forma che non ti piace?
Jerry: Bè, diventi uno scontento, non ti pare? A un sacco di gente piacerebbe avere per daimon un leone, e vanno a finire con un barboncino. E fino a quando non imparano a esser soddisfatti di quello che sono, sono destinati a rimanere degli irrequieti. Un vero spreco di energie
Ma tu pensa ad Adamo ed Eva come una specie di numero immaginario, come la radice quadrata di meno uno; non potrai mai vedere nessuna prova concreta della sua esistenza, ma se la includi nelle tue equazioni potrai calcolare tutta una serie di cose che in sua assenza non si potrebbero neppure concepire.
Se non sbaglio il titolo al libro “La bussola d’oro” era già questo nella prima edizione italiana del 1996, anche se il film è venuto dopo. Però non sono sicura sicura, dovrei controllare la copia che avevo letto all’epoca (dalla biblioteca). La storia comincia secondo me a diventare molto succosa e ad avere una bella sostanza dal secondo libro!!!! Peccato che con i film si siano fermati ma, forse, era inevitabile, questa serie non è la semplice storia per bambini che forse inizialmente pensavano di realizzare…
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ciao prendi pure il bannerino della sfida…mi fa piacere =) come mi fa piacere che sei passsata =)
Grazie!
Se non sbaglio il titolo al libro “La bussola d’oro” era già questo nella prima edizione italiana del 1996, anche se il film è venuto dopo. Però non sono sicura sicura, dovrei controllare la copia che avevo letto all’epoca (dalla biblioteca). La storia comincia secondo me a diventare molto succosa e ad avere una bella sostanza dal secondo libro!!!! Peccato che con i film si siano fermati ma, forse, era inevitabile, questa serie non è la semplice storia per bambini che forse inizialmente pensavano di realizzare…
Non sapevo questa cosa, credevo che la serie fosse stata tradotta in italiano solo con l’uscita del film.
Purtroppo mi sono fermata a questo primo libro, ma è una serie che sicuramente voglio proseguire! Prima o poi…. :)