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Family is the greatest adventure of all!
Serie creata da Francisco Angones e Matt Youngberg
con David Tennant, Danny Pudi, Ben Schwartz, Bobby Moynihan, Kate Micucci
Negli anni ’90 ho visto diverse puntate della serie Ducktales, e ricordo anche il film. Piacevoli visioni, sicuramente. Non mi sarei mai immaginata però che il reboot visto da adulta potesse piacermi così tanto!
Donald Duck ha bisogno di un babysitter per i suoi nipoti per potersi allontanare dalla barca in cui vivono per motivi di lavoro. Essendo con l’acqua alla gola è costretto a rivolgersi allo zio Scrooge McDuck con cui non parla da dieci anni. Lo zio non accetta di buon grado l’incarico, ma si affezionerà molto in fretta ai nipoti che lo spingono a tornare a vivere entusiasmanti avventure.
Il primo incontro tra Scrooge e i tre nipotini. |
Avevo sentito di questo rifacimento della serie anni 90, poi ho letto la recensione di A Game of T.A.R.D.I.S. che mi ha convinta a provarla, e me ne sono innamorata!
Come faccio sempre, ho visto la serie in inglese. All’inizio c’era un po’ di confusione per via dei nomi originali, che non conoscevo. Qui, Quo e Qua sono Huey, Dewey, and Louie (diminutivi di Hubert, Dewford e Llewellyn), Gaia è Webby (Webbigail Vanderquack), Jet McQuack è Launchpad McQuack. Ormai però mi sono completamente abituata a questi nomi, quindi sono quelli che userò prevalentemente nel commento.
Cominciamo subito benissimo perché il primo episodio si intitola “Woo-oo!”: quanto è geniale?!!?!?
La storia è diversa da quella a cui siamo abituati, Donald e Scrooge non si parlavano da anni tanto che i tre nipotini neanche sapevano di questa parentela, e il motivo di questa rottura pare abbia a che fare con la madre dei tre, Della Duck, scomparsa prima della loro schiusa.
Anche i personaggi sono diversi, soprattutto Huey, Dewey, and Louie: non si distinguono tra loro solo per il colore della maglia, ma anche per lo stile d’abbigliamento, i capelli (solo Huey porta il classico cappello) e la personalità. Ovviamente è sempre un cartone animato per ragazzi, quindi non aspettiamoci profonde introspezioni: ognuno dei tre ha una peculiarità che lo contraddistingue ed emerge sopra qualsiasi altra cosa, quindi non esattamente super sfaccettati, ma in confronto a rappresentarli tutti e tre come fossero un unico personaggio, c’è una bella, e piacevole, differenza. Il mio preferito tra i tre è Huey, il nerd del trio, e anche quello super ansioso e perennemente preoccupato!
Huey, Webby, Dewey e Louie |
Diverse anche la governante Mrs Beackley e la nipotina Webby: la prima è un ex spia, appartenente all’organizzazioen S.H.U.S.H., mentre Webby è semplicemente meravigliosa: ha vissuto fino ad allora sempre a villa McDuck, senza mai uscire, sempre ad allenarsi con la nonna. Di conseguenza è super esaltata, desiderosa di amicizie ed avventure, super forte in combattimento ma anche amante del rosa e delle cose adorabili. È doppiata da Kate Micucci che io ho conosciuto come una delle fidanzate di Raji in The Big Bang Theory.
A proposito di doppiatori, Zio Paperone/Scrooge è doppiato nientepopodimeno che da David Tennant con un fortissimo accento scozzese! Meraviglioso! Poi anche tante altre voci interessanti: Paget Brewster (Criminal Minds, Thrilling Adventure Hour) – nei panni di Della Duck), Lin-Manuel Miranda (Fenton Crackshell-Cabrera), Marc Evan Jackson (Brooklyn Nine-Nine, Thrilling Adventure Hour – Bradford Buzzard), Catherine Tate (Magica De Spell, la strega Amelia in italiano), Julie Bowen (Modern Family – Penumbra), Paul F. Tompkins (BoJack Horseman, Thrilling Adventure Hour – Gladstone Gander, il cugino Gastone in italiano), Jason Mantzoukas (Brooklyn Nine-Nine – Steelbeak), Giancarlo Esposito (Phantom Blot, Macchia Nera in italiano), Amy Sedaris (Pepper), Don Cheadle (Paperino quando in due occasioni in momenti diversi della serie parla normalmente), Stephanie Beatriz (Brooklyn Nine-Nine, Encanto – Gosalyn Waddlemeyer).
Donald in uno dei suoi soliti scatti d’ira, e Mrs Beackley |
Ci sono tante altre cose che vorrei dire, ma vorrei anche evitare di spoilerare. Citerò quindi giusto qualcosa. Paperino è molto più presente che nella serie originale (almeno per quel che ricordo io) anche se rimane tra i personaggi secondari. È sempre molto adorabile comunque! Bellissimo nella terza stagione il suo primo incontro con Paperina: di solito, come sappiamo, lui parla con quella voce incomprensibile, anche i suoi parenti più stretti a volte non lo capiscono, invece Daisy dal primo istante non fa nessunissima fatica a capire cosa dice! L’ho trovato molto romantico!
Ultima cosa sui personaggi: c’è anche Gizmoduck, la cui famiglia è latina, e la madre lo chiama affettuosamente pollito, e niente ogni volta mi faceva troppo ridere!
Da sinistra: Launchpad, Dewey, MannyFenton Crackshell-Cabrera e Gyro Gearloose (Archimede Pitagorico in italiano) |
Un’altra cosa che mi ha colpito moltissimo sono le tantissime citazioni presenti nella serie. La stragrande maggioranza sono a serie Disney degli anni ’90: i Gummies, i Wuzzles, Quack Pack (che non conoscevo), Ecco Pippo!, Cip e Ciop agenti speciali e soprattutto Darkwing Duck: quest’ultimo in Ducktales è una serie che andava in onda quando Launchpad era bambino e lui ne è un grande fan. Poi durante più in là si scopre che ne stanno facendo un film ed è palesemente un richiamo al Batman di Nolan (e l’episodio si intitola “The Duck Knight Returns!”, quanto è geniale?). Infatti ci sono anche un sacco di riferimenti alla cultura pop oltre la Disney, per esempio un episodio con scene alla Die Hard, e poi la mia citazione preferita: un episodio verso la fine della prima stagione in cui verranno scoperte cose molto importanti riguardanti la storyline, inizia con i nostri che partono per un’avventura per trovare il “Falcone MacGuffin”. È geniale secondo me la doppia citazione, perché a trovare questo falcone i nostri non ci arriveranno mai, perché come ho detto nell’episodio verranno rivelate verità importanti, quindi “Falcone MacGuffin” è un espediente, un MacGuffin, appunto, e un MacGuffin molto famoso è il falcone maltese nell’omonimo romanzo.
Un’immagine promozionale della serie. |
Commento generale.
Un reboot davvero ben riuscito: divertente, avvincente, con personaggi svecchiati e più accattivanti dell’originale. Il tema principale direi è l’importanza della famiglia: quella di origine, quella amicale, quella da creare. La serie a volte mi ha fatto ridere, a volte mi ha fatto provare nostalgia, a volte mi ha fatto pensare “questa cosa è geniale!”, a volte mi ha anche commosso. Aggiungiamoci un sacco di belle voci di bravi attori, e davvero non posso non consigliare questa serie a tutti!
Bonus
Una delle locandine della serie. |
Anche io mi ricordo la serie degli anni Novanta… Qua la vita a Paperopoli è un gran sballo… Mitica.
Il remake mi incuriosisce molto.
Te la consiglio sicuramente, lo svecchiamento le ha fatto bene! :)