Idea e storia del commercio equo e solidale
di Franz van der Hoff
Dobbiamo imparare di nuovo a sognare, ma tenendo gli occhi bene aperti.
Aggiorno il post aggiungendo un commento che avevo scritto appena comprato il libro (25 Agosto 2006).
Finalmente ho finito questo libro! Ma non mi fraintendete, il “finalmente” non è perché la lettura mi è stata spiacevole, tutt’altro, solo che c’ho messo veramente un sacco di tempo! Purtroppo, non ho tantissimo tempo per leggere, di solito leggo la sera prima di andare a dormire, o quando sono in bagno, quando sono in treno (ma ultimamente viaggio poco) o a volte dopo cena se non esco, non c’è niente di interessante da vedere in tv e non devo studiare. Io lo dico sempre: sono una lettrice accanita, ma lenta, lenta, lenta!
O almeno questo è quello che mi capita quando leggo un libro come questo, insomma, tipo un saggio, bello, certo, anzi, bellissimo, ma purtroppo è quel tipo di libro che puoi anche interrompere a metà rigo, e riprendere poi il giorno dopo, o magari anche due giorni dopo, senza problemi. Le cose cambiano quando leggo un romanzo, specie di quelli belli appassionanti. Perché il tempo che maggiormente posso dedicare alla lettura è sempre quello, ma quando il libro ti lascia in sospeso, ti prende troppo con la voglia, quasi la necessità di sapere quello che succederà alla pagina dopo, ecco che leggo anche, per esempio, mentre cucino, o mentre guardo la tv, durante la pubblicità, o mentre per esempio aspetto che mi vengano a prendere, o viceversa sono io che aspetto qualcuno che sono andata a prendere, mentre faccio la fila alla posta o in banca, una volta anche mentre ero a cena in un pub.
Ecco perché c’ho messo tutto questo tempo a leggere questo libro, perché per quanto bello non era un romanzo, quindi non c’era suspense.
Vabbè, dopo questa luuuuunga dissertazione, qualche commentino sul libro.
Da questo commento, inauguro le foto dei segnalibri: siccome da un po’ di tempo ho deciso di usare un segnalibro diverso per ogni libro che leggo, ho pensato di mettere la foto anche del segnalibro! |
Come avevo scritto già quando ho acquistato il libro, “Fare migliore il mondo” è il sogno di Frans van der Hoff. Un sogno fatto di volontà, di esperienza, di preghiera, di condivisione, di speranza ma, soprattutto, di concretezza. Questo è il sogno che van der Hoff racconta in questo libro, un sogno che io condivido: mi occupo infatti, all’interno di un’associazione di cui faccio parte, di commercio equo e solidale.
Non ho molto alto da dire su questo libro, se non che ha accresciuto ancora di più il mio amore per questo tipo di commercio! Preferisco, per permettere di farsi un’idea del contenuto, riportare molte delle frasi o dei brani che ho segnato. Siccome sono un bel po’, farò come per l’Antologia di Spoon River, e le inserirò in una pagina a parte.