Recommendation Monday è un meme settimanale creato dal blog Una Fragola al Giorno ispirato a “Recommend A…” (a cui avevo iniziato a partecipare anch’io) del blog Chicks love it che non esiste più (il meme, non il blog). Consiste nel consigliare ogni settimana un libro diverso in base al tema suggerito dal blog (ogni lunedì, per la precisione, ma io arriverò sempre tardi, anche perché il lunedì ho già la rubrica “LunedìLink”).

Ecco il tema di questo lunedì (QUI il post originale):

Consiglia un libro il cui titolo è composto da una sola parola

Ho deciso di strafare con il consiglio di questa settimana… si chiedeva un libro dal titolo composta da una sola parola, ma io vi do di più, anzi, di meno: un titolo composto da una sola lettera!

Q / Luther Blissett
Q è un romanzo storico, un genere che non a tutti piace (a me moltissimo!), però ho voluto provare a consigliare ugualmente questo libro perché a me è piaciuto davvero tantissimo. L’avevo scaricato gratuitamente dal sito degli autori (Luther Blissett è uno pseudonimo dietro il quale si nasconde il collettivo di scrittura oggi noto come Wu Ming) in pdf, ma quand’ero quasi a metà la storia mi aveva presto così tanto che ho deciso di comprare il libro cartaceo, per godermelo meglio! Ed è stata davvero una splendida lettura! Il romanzo è ambientato su e giù per l’Europa del XVI secolo. Il protagonista, un uomo che cambia nome diverse volte durante il racconto, ci narra in prima persona le vittorie e le sconfitte subite nella lotta ogni volta diversa, ma in fondo sempre uguale, per la libertà. Q, il personaggio che dà il titolo dal romanzo, è l’antagonista, colui del quale non conosciamo l’identità, sappiamo solo che è un traditore, perché leggiamo le lettere che invia a Giovanni Pietro Carafa (futuro Papa Paolo IV), nelle quali appare chiaro il suo ruolo di spia.
Questo romanzo è veramente ricco, di personaggi, luoghi, guerre, rivolte, proteste, ribellioni, utopie, sogni, speranze, amore, soldi, avventure… insomma, c’è davvero di tutto!

— Capitano… Dimmi che quello per cui ci siamo battuti non era sbagliato.
— Non l’ho mai pensato, nemmeno per un momento.
Balthasar e Gert