Il Ritorno del Re
LIBRO QUINTO, capitoli 4-6


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Ricordiamoci che un traditore può tradire se stesso e compiere del bene che non intende fare. A volte può accadere.
Gandalf

Premessa: questi tre capitoli sono i miei preferiti di tutto il libro, specialmente il primo e il terzo!

ATTENZIONE SPOILER!
Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento.
Leggete a vostro rischio e pericolo!

L’assedio di Gondor.

Si avvicina la fine. O, almeno, questo è più o meno il sentimento che domina gli abitanti di Minas Tirith. La speranza è sempre più flebile, e concentrata su Faramir, che tutti, Gandalf compreso, aspettano con ansia. Ovviamente, lo aspettavo anch’io! ;) Che bello rivederlo! Ancora elogi per lui, da tutti, tranne che da suo padre. Purtroppo la sua permanenza a Minas Tirith è breve, deve subito precipitarsi di nuovo in battaglia, e stavolta torna ferito! Alla prima lettura ricordo bene che lo credetti morto quando torna sul cavallo del Principe di Dol Amroth (tra l’altro, bel personaggio questo Principe, anche se marginale; non lo ricordavo!)!! Veramente non c’è più speranza, posso comprendere un po’ Denethor (senza contare che è palesemente impazzito) e il suo rimorso per come ha trattato il figlio. Come se non bastasse, tristi notizie vengono dal Nord: il passo è stato preso dal Nemico, «Rohan non verrà!». E in quest’ora di cupa disperazione inizia l’attacco, e il Nemico riesce a sfondare il cancello. E non è che entra, che so, qualche Orchetto… È il temibile capo dei Nazgûl che fa il suo ingresso nella Città, colui che sappiamo «non soccomberà sotto la mano di un uomo»! Sembra davvero la fine.

Più volte nel corso del libro l’alba è stata identificata come segno di speranza, e ora che tutte le altre speranze sono crollare, anche questa semplice consolazione viene a mancare, perché a causa dell’oscurità di Mordor il sole non sorge più. E invece no. L’alba arriva lo stesso, grazie al canto del gallo. E insieme a lei, ancora una volta, torna la speranza.

Gandalf non si mosse. In quell’istante, lontano in qualche cortile della Città, si udì il canto di un gallo. Era limpido e chiaro, ignorava la magia e la guerra, non faceva che acclamare il mattino che su nel cielo, oltre le ombre di morte, si avvicinava con l’alba.
E come in risposta giunse da lontano un altro suono. Corni, corni e corni. Si udivano fiochi echeggiare nei fianchi del cupo Mindolluin. Grandi corni del Nord che suonavano con forza. Rohan era finalmente arrivato.

Non ricordavo questa attesa disperata di Rohan, e anche se sapevo che sarebbero arrivati ;) l’emozione è stata ugualmente tantissima quando, proprio al momento giusto, arrivano i cavalieri di Rohan! Che brividi! Ho finito di leggere con le lacrime agli occhi! Uno dei momenti per me più emozionanti del libro queste poche righe di fine capitolo!

La cavalcata dei Rohirrim.

Rivediamo lo stesso periodo di “attesa” dal punto di vista di Rohan, che si affretta ad arrivare in soccorso di Gondor. Appare per poco un nuovo personaggio: Ghân-buri-Ghân. Avevo dimenticato il suo nome e in quale momento facesse la sua apparizione, ma mi ricordavo di lui. Ancora una volta per chi combatte l’oscurità e la malvagità, l’aiuto arriva sempre. Senza Ghân-buri-Ghân e i suoi Uomini Selvaggi Re Théoden non ce l’avrebbe mai fatta a raggiungere Minas Tirith! Ma per fortuna Persino in queste tenebre brilla di nuovo la speranza. (Éomer)

Per di più, il vento soffia da sud, dal mare…

Il mattino arrivò, e arrivò anche il vento del mare: e l’oscurità scomparve, e gli eserciti di Mordor tremarono, e furono colti dal terrore, e fuggirono, e morirono, e zoccoli furibondi li calpestarono. Allora tutto l’esercito di Rohan irruppe in un canto, e cantavano mentre colpivano, in preda alla gioia della battaglia, ed il suono del loro canto fiero e terribile giunse sino alla Città.

Anche qui brividi e lacrime a non finire!!

In questo capitolo, nella mia edizione, superiamo le 1000 pagine! Il libro sta proprio finendo! :(

La battaglia dei campi del Pelennor.

Se, come ho detto, lacrime e brividi hanno accompagnato la fine dei precedenti capitoli, qui non se ne vanno mai! C’è infatti in questo capitolo la mia scena in assoluto preferita.

Una spada risuonò mentre veniva sguainata «Fa’ ciò che vuoi; ma io te lo impedirò, se potrò».
«Impedirmelo? Sei pazzo! Nessun uomo vivente può impedirmi nulla!».
Allora Merry udì fra tutti i rumori il più strano: gli sembrò che Dernhelm ridesse, e la sua limpida voce era come una vibrazione d’acciaio. «Ma io non sono un uomo vivente! Stai guardando una donna. Éowyn io sono, figlia di Éomund. Tu ti ergi fra me il mio signore dello stesso mio sangue. Vattene, se non sei immortale! Viva o morente ti trafiggerò, se lo tocchi».

E qui vorrei riportare tutto il brano fino all’uccisione del Nazgûl, ma non esageriamo! ;) Lascio solo questo pezzo, e aggiungo che nella mia infinita ingenuità, io non l’avevo capito che Dernhelm era Éowyn! Mi chiedevo che mistero si celasse dietro questo cavaliere, ma proprio non c’ero arrivata! ;) Comunque, a parte questa splendida scena, il capitolo è ricco di emozioni, sia tristi (mi dispiace tantissimo per la morte di Théoden!!), sia felici (l’arrivo delle navi, che sventolano il vessillo di Gondor!). Insomma, un capitolo così bello che, anche se di solito le canzoni mi scocciano, stavolta ho letto con piacere anche quella nel finale!

Prima di chiudere, due paroline sul film. Imbarazzante, a mio parere, la venuta di Elrond per consegnare la spada ad Aragorn. Poi, le mura di Minas Tirith crollano come castelli di sabbia all’attacco del Nemico, mentre nel libro dice più volte che resistevano, tanto che solo dal cancello riescono ad entrare. Forse, oltre ai personaggi, anche le costruzioni nel film sono più stupide? ;) Comunque, con tutte queste critiche che faccio sempre, potrebbe sembrare che i film non mi sono piaciuti, e invece non è vero, li ho amati e li amo molto. Solo, alcune modifiche o aggiunte mi hanno dato un po’ fastidio! Nessuna come lo scempio di Faramir, sia chiaro, però anche queste qui le potevano evitare! Per il resto, se non commento, significa che ho apprezzato! ;) Le scene di battaglia, per esempio, sono splendide, non c’è che dire! E la cavalcata dei Rohirrim è emozionante quanto nel libro! :D

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